Le differenze tra i professionisti

Una delle domande che spesso mi sento rivolgere riguarda le differenze tra le figure “psi”. Eccomi allora a cercare di fare un po’ di chiarezza su differenze e specificità di queste figure professionali: psicologo, psicoterapeuta, psichiatra e counselor.

Inizio riassumendo le caratteristiche di ognuna delle categorie di professionisti, che approfondirò successivamente:

Lo psichiatra è un medico, specializzato in psichiatria, che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione dei disturbi mentali. Essendo un medico, ha la facoltà di decidere se somministrare farmaci, sulla base della valutazione del quadro clinico.

Lo psicologo è tale se, oltre ad essere laureato in psicologia, è iscritto ad un’Albo regionale degli Psicologi: ciò significa che dopo un tirocinio di un anno ha superato l’Esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione. È tenuto per legge a rispettare il codice deontologico e a garantire il rispetto della privacy e della riservatezza.

Lo psicologo, al pari della professione medica, svolge una professione con finalità sanitarie ed è tenuto all’aggiornamento continuo della propria formazione.

Il lavoro dello psicologo è volto a promuovere il benessere delle persone, delle famiglie e delle comunità, per supportare le persone al fine di migliorarne la qualità della vita, per far superare le crisi di crescita e affrontare al meglio gli eventi più significativi della vita. Lo psicologo può lavorare in molti diversi settori, tra cui la psicologia del lavoro, della scuola, dello sport, di strada, riabilitazione cognitiva, ecc.

I laureati in psicologia che non hanno ancora superato l’esame di stato sono detti dottori in psicologia ma non psicologi.

Lo psicoterapeuta è un professionista che, dopo una laurea in medicina o in psicologia, completa una scuola di specializzazione in psicoterapia. Le scuole di specializzazione in psicoterapia sono numerosissime e si contraddistinguono per il tipo di approccio alla persona e alla terapia.

In psicoterapia è possibile lavorare ad un livello molto profondo attraverso diversi canali. Si lavora su problemi di origine esistenziale o psicopatologie: il focus è il cambiamento e passa attraverso una maggior consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, dei propri bisogni e desideri e di tutto quello che le persone mettono in atto e che impedisce loro di raggiungere lo stato di benessere desiderato. L’obiettivo è poter vivere pienamente la propria esperienza del mondo e nel mondo, adattandosi ad essa con creatività.

Il counselor è un professionista che, dopo aver conseguito una qualsiasi laurea triennale, ha svolto un corso di formazione della durata di tre anni. Anche nel counseling ci sono numerose scuole con approcci differenti e da ogni approccio si delineano poi gli strumenti specifici che verranno utilizzati nel percorso. Generalmente i percorso di counseling hanno una durata più breve e sono rivolti alla soluzione di un problema che trova le sue radici nel presente, come possono essere, ad esempio, l’affrontare una crisi legata ai passaggi delle fasi di vita o la difficoltà legata al dover prendere una specifica decisone.

Abbiamo parlato delle diverse figure professionali riconosciute dalla legge italiana e abbiamo visto che tutte condividono come propria finalità il miglioramento del benessere psicologico, ciò in cui differiscono invece sono gli strumenti che possono utilizzare nel percorso.